La comunione dei santi
La Chiesa è “comunione dei santi”: questa espressione designa
primariamente le “cose sante” ["sancta"], e innanzi tutto
l'Eucaristia con la quale “viene rappresentata e prodotta l'unità dei fedeli,
che costituiscono un solo corpo in Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium,
50].
Questo termine designa anche la comunione delle “persone
sante” ["sancti"] nel Cristo che è “morto per tutti”, in modo che
quanto ognuno fa o soffre in e per Cristo porta frutto per tutti.
“Noi crediamo alla comunione di tutti
i fedeli di Cristo, di coloro che sono pellegrini su questa terra, dei defunti
che compiono la loro purificazione e dei beati del cielo;
tutti insieme formano
una sola Chiesa;
noi crediamo che in questa comunione l'amore misericordioso di
Dio e dei suoi santi ascolta costantemente le nostre preghiere” [Paolo VI,
Credo del popolo di Dio, 30].
In realtà, l’invocazione ai santi non può
andar contro la mediazione di Cristo che, secondo 1 Timoteo 2, 5, è l’unico
mediatore fra Dio e gli uomini. Cristo è unico mediatore, centrale, l’unico
veramente necessario, ma questo non toglie nulla agli altri mediatori secondari
che presentano la loro intercessione a Cristo affinché Lui la presenti al
Padre.
Fra questi mediatori abbiamo, in primo luogo, la nostra Madre, la
Vergine Maria.
Lei pose la sua intercessione davanti a suo Figlio alle nozze di
Cana e ottenne il miracolo.
Lei continua ad ottenere un’infinità di miracoli da
Gesù per noi, come è comprovato quasi ogni giorno nei grandi santuari del mondo
come Fatima, Lourdes, Gaudalupe…e lo stesso possiamo dire dell’intercessione
dei santi che sempre hanno ottenuto e continuano ad ottenere da Dio miracoli
per i loro devoti.
La Stessa Chiesa lo conferma, quando esige due miracoli per
la loro beatificazione e canonizzazione.
Sulle stesse iscrizioni dei sepolcri
dei martiri, fin dal primo secolo del Cristianesimo, appaiono invocazioni ai
martiri affinché intercedano per noi.
Nel Martirio di S. Policarpo (anno 156)
si legge: “Adoriamo Cristo perché è Figlio di Dio e amiamo e invochiamo i
martiri come discepoli e imitatori del Signore”.
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