CHIARA
LUBICH E GESU'
Parlando del focolare, abbiamo visto come Chiara Lubich
abbia sottolineato la realtà ontologica della presenza di Gesù in mezzo e il
suo carattere personale.
Con il suo carisma ella ha contribuito notevolmente a
mettere in luce questa presenza del Risorto nella comunità, approfondendone la
natura. In alcuni versi, scritti in occasione del Natale, sottolinea ancora una
volta quanto sia reale la presenza di Gesù in mezzo ai suoi: è lo stesso Gesù
presente fra Maria e Giuseppe a Betlemme:
""Dove sono due o tre uniti nel mio
nome, ci sono io in mezzo a loro". In mezzo a loro esattamente come
duemila anni fa in mezzo a Maria e Giuseppe.
Solo che la sua presenza, pur
reale, è spirituale. Gesù non ama rimaner nei tabernacoli solamente.
Il suo
desiderio è stare fra gli uomini e condividere con loro i pensieri, i progetti,
le preoccupazioni, le gioie...
Anche per questo è venuto sulla terra: per darci
la possibilità d'averlo fra noi sempre a portar il calore, la speranza, la
luce, la concordia che apporta ogni Natale"
Chiara Lubich, approfondendo tale tipo di presenza,
spiega come essa è reale, ma non locale.
Dire che "Gesù è in mezzo a
noi" significa essere tutti e ciascuno penetrati dalla realtà di Cristo e
quindi essere fatti uno da Lui e in Lui.
"Quando due anime s'incontrano in
nome di Cristo, Cristo nasce fra di loro, cioè in loro e, mantenendo
quest'unità, possono con sincerità dire:
"Non sono più io che vivo, è
Cristo che vive in me"".
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