LO SPIRITO CREATORE
Antico Testamento: la creazione
G
n 1,1-3
In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e
deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle
acque. Dio disse: <<Sia la luce!>>. E la luce fu.
Siamo alle
origini e non potevamo non partire dalla Genesi, perchè è già con la Creazione
che si manifesta la Presenza dello Spirito nella Storia del Mondo, che è poi
anche la storia del creato.
Lo Spirito di Dio è già presente ed è co-creatore
del mondo, anzi è la potenza con la quale Dio opera e definisce tutte le cose.
Lo Spirito
si manifesta quale potenza di Dio, capace di dare forme e senso a tutte le
cose. Lo Spirito è colui che provenendo da Dio, entra nel fango plasmato e lo
anima, gli dà la vita e il fango diventa un essere vivente: allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle
sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente [Gn2,7].
E’ la Ruach di Dio che consente di realizzare la storia della Salvezza fin
dall’inizio. Dio, nell’Antico Testamento, crea con la sua parola e la sua
azione, ma è lo Spirito che ne è protagonista e strumento.
Ecco allora
che possiamo affermare con le parole della nostra professione di fede: “Lo
Spirito Santo è Signore e dà la vita!”
Già nella
creazione lo Spirito di Dio entra in modo massiccio nella storia della Salvezza
perchè è colui che le dà inizio ed è colui che tutto fa sussistere: “Difatti lo spirito del Signore riempie l'universo e, abbracciando ogni
cosa, conosce ogni voce.” [Sap. 1,7].
Nuovo Testamento: l’Annunciazione a Maria
N
el sesto
mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata
Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide,
chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse:
<<Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te>>. A queste
parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
L'angelo le disse: <<Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso
Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà
grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di
Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non
avrà fine>>. Allora Maria disse all'angelo: <<Come è possibile? Non
conosco uomo>>.
Le rispose l'angelo: <<Lo Spirito Santo scenderà su
di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà
sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua
parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese
per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio>>.[Lc. 1,26-37]
Ancora una
volta la potenza dello Spirito Santo entra nella storia dell’uomo e come nella
creazione questa potenza ha creato il tutto dal nulla (come lo Spirito Santo
covava sulle acque) nell’annunciazione lo Spirito Santo è su Maria e la sua
potenza rende possibile a Dio ciò che all’uomo non è dato, perchè Dio è
onnipotente. Lo Spirito Santo opera l’incarnazione del Verbo nel grembo della
Vergine Maria ed apre la rivelazione di Dio all’uomo in un modo tutto nuovo;
ora la salvezza per l’uomo ha un volto ed un nome: Gesù Cristo.
L’azione di
Dio ancora una volta si esprime attraverso la potenza del suo Spirito, una
potenza inaudita, capace cioè di far entrare nella Storia lo strumento di
salvezza per eccellenza, ossia il Figlio. Ancora una volta l’amore di cui Dio è
costituito, lo stesso con cui Dio ama le sue creature, lo porta ad un “atto”
Creativo. In questo brano vediamo che lo Spirito Santo, non è più nella
funzione di abilitare qualcuno a compiere prodigi o eventi straordinari a
testimonianza della sua provenienza divina, ma interviene direttamente ed in
modo efficace operando il sorgere di una vita nuova.
L’Angelo apre l’incontro
con Maria dicendo “Il signore è con Te” e le annuncia che Dio le ha dato una
particolare grazia ed una maternità del tutto speciale. Per spiegare come
diventerà madre e come la potenza dell’azione di Dio agirà in lei usa i termini
“Spirito Santo” e “Potenza dell’altissimo” Che sono le stesse espressioni che
troviamo negli Atti degli apostoli con cui S. Pietro parla di Gesù: “ Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò
beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo,
perché Dio era con lui.” [At. 10,38]
Parlando
dell’annunciazione non potevamo tralasciare il passo del profeta Isaia dove le
modalità dell’annuncio sono profetizzate creando un ponte tra il concetto
antico di Spirito inteso come soffio carismatico e un concetto nuovo di Spirito
inteso come persona e come dono all’uomo.
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle
sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e
di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di
timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà
secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire [Is. 1,3] .
Fin dal
concepimento, così come era stato profetizzato possiamo vedere che in Gesù di
Nazaret “si realizza fino in fondo la Missione del Messia, cioè di colui che
ha ricevuto la pienezza dello Spirito Santo per il popolo eletto da Dio e per
l’umanità intera. Letteralmente Messia significa Cristo cioè unto e nella
storia della Salvezza significa unto con lo Spirito Santo”.
La Chiesa: L’Eucarestia
Oggi la
stessa potenza dello Spirito Santo, che si è manifestata nella creazione e
nell’Annunciazione, è presente con la sua azione salvifica ogni domenica nella
celebrazione eucaristica. Quando il sacerdote consacra il pane e il vino, le
parole che la liturgia gli mette sulle labbra sono:
“Santifica,
o Signore, questa offerta con la potenza del Tuo Spirito perchè diventino per
noi il corpo ed il sangue del tuo figlio, il nostro Signore Gesù”.
E’ proprio
in virtù della sua ordinazione che il sacerdote effonde lo Spirito Santo su
quello che noi vediamo e sappiamo essere pane e vino. Lo Spirito effuso, con la
sua potenza creatrice li fa divenire il corpo ed il sangue di Gesù Cristo. La
potenza dello Spirito agisce e trasforma il creato.
Non è
possibile, nell’economia della salvezza, alla luce dell’evento pasquale e della
pentecoste, celebrare il sacramento che è chiamato “Santissimo sacramento”,
l’eucarestia, senza la presenza e l’azione misteriosa e potente dello Spirito
Santo, che è presente ed agisce anche quando Gesù pronuncia le parole con cui
istituisce il sacramento:
“Poi,
preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: <<Questo è
il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me>>. Allo
stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: <<Questo calice è
la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi>>.”
[Lc. 22,19-20]
Lo Spirito
Santo continua oggi, nella Chiesa, l’azione salvifica e santificatrice di
Cristo.
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